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Bollette: mercato tutelato o libero, cosa conviene?

Da un’indagine è emerso che oltre 15 milioni di italiani hanno idee confuse. Ecco un po’ di informazioni…

Sapere che tipo di fornitore di gas ed energia sia più vantaggioso per il proprio stile di vita è indispensabile per risparmiare; in particolare, si devono conoscere le differenze tra avere un contratto con il mercato libero piuttosto che con il mercato tutelato, sia in termini di servizi e agevolazioni che in termini di risparmio economico. Da un’indagine che Facile.it ha commissionato agli istituti mUp Research e Norstat è emerso che in materia di fornitura di energia il 25% della popolazione (1 italiano su 4) non sa se il proprio fornitore operi nel mercato libero o tutelato. Peggiore è la situazione in materia di fornitura di gas, per cui si stima che il 34% dei residenti abbia le idee confuse.

Ma allora qual è la differenza tra il mercato libero e quello tutelato? È davvero così importante conoscere questa differenza?

Ovviamente sì. Sapere che fornitore si utilizza e che tipo di vantaggi offre permette di capire se si possiede una tariffa competitiva oppure elevata.
Le principali differenze riguardano i prezzi e servizi che vengono messi a disposizione dai vari fornitori.
Da una parte, il mercato tutelato ha delle condizioni economiche che vengono decise dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e che vengono sottoposte a revisione trimestralmente.
Sebbene nel mercato tutelato venga garantita una maggiore, appunto, tutela, anche il mercato libero deve rispettare una serie di normative, imposte per tutelare il consumatore e garantire un operato di equa concorrenza tra le società.
Il mercato libero ha la possibilità di garantire vantaggi (come prezzi bassi e bloccati per un minimo di 12 mesi) grazie alla libera concorrenza. Non solo… vengono proposti vantaggi aggiuntivi come buoni spesa, carburante o, ad esempio, la possibilità di sottoscrivere polizze assicurative.

Quindi, alla fine, quale fornitore conviene?

Il mercato libero, secondo una stima di Facile.it, potrebbe far risparmiare fino al 10,5% sulla fornitura di luce e gas. Nello specifico, si parla del 2% per il gas, e fino al 21% per l’energia elettrica.
Inoltre, Mario Rasimelli, Managing Director utilities di Facile.it, spiega: «La fine del mercato tutelato è stata rinviata al 2024, ma il consiglio è di valutare sin da oggi il passaggio al mercato libero. […] Sapere se il fornitore da cui acquistiamo l’energia opera nel mercato libero o in quello tutelato è però il punto di partenza imprescindibile per fare ulteriori valutazioni».
Infine, ricorda Facile.it, il consumatore del mercato tutelato può passare in qualsiasi momento al mercato libero in modo gratuito: durante il passaggio non viene interrotta la fornitura e non ci sono interventi da fare sul contatore, ed è il nuovo fornitore ad occuparsi di comunicare e completare la pratica di cambio gestione. 

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